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comunità energetica può rappresentare lo “strumento” in grado di garantire 
sufficienti benefici economici e sociali alla comunità di cittadini e imprese 
che ne farà parte in modo da avviare un processo di sviluppo auto-sostenibile 
del territorio. 
In questo contesto imprenditoriale innovativo i progetti che saranno realizzati 
nella comunità energetica dovranno essere auto consistenti, ovvero capaci di 
avere validità economica e finanziaria ciascuno per proprio conto. Progetti 
d’investimento del genere, visti in ottica sistemica, diventano come mattoncini 
“autonomi” di uno stesso puzzle. Essi, da soli, sono in grado di creare sviluppo 
economico e sociale, ma acquisiscono ancora più forza nel momento in cui vengono 
inseriti all’interno di una azione di sistema come è la comunità energetica. 
L’obiettivo finale deve essere tendere ad auto-consumare e condividere il 100% 
dell’energia prodotta e, se economicamente conveniente, anche a produrre energia 
per il mercato.
Nell’attuale panorama energetico e politico comunitario la nascita di una 
comunità energetica può rappresentare lo “strumento” in grado di garantire 
sufficienti benefici economici e sociali alla comunità di cittadini e imprese 
che ne farà parte in modo da avviare un processo di sviluppo locale 
auto-sostenibile del territorio. 
L’attuale contesto normativo-regolatorio va considerato come fosse la “punta di 
un iceberg”. Nei prossimi anni tante nuove opportunità di crescita e sviluppo si 
presenteranno per le CER. Integrazione della mobilità elettrica, allargamento 
della platea dei partecipanti ben oltre i confini della cabina secondaria, 
gestione virtuale o addirittura fisica dei flussi di energia all’interno della 
CER e tra quest’ultima e il mercato sono solo alcuni dei possibili sviluppi 
normativi.  
In questo contesto imprenditoriale innovativo i progetti che saranno realizzati 
nella comunità energetica dovranno essere auto consistenti, ovvero capaci di 
avere validità economica e finanziaria ciascuno per proprio conto. Progetti 
d’investimento del genere, visti in ottica sistemica, diventano come mattoncini 
“autonomi” di uno stesso puzzle. Essi, da soli, sono in grado di creare sviluppo 
economico e sociale, ma acquisiscono ancora più forza nel momento in cui vengono 
inseriti all’interno di una azione di sistema come è la comunità energetica. 
L’obiettivo finale deve essere tendere ad auto-consumare e condividere il 100% 
dell’energia prodotta e, se economicamente conveniente, anche a produrre energia 
per il mercato.