Come nasce una Comunità Energetica?
Per fondare una Comunità Energetica sono sufficienti due utenze elettriche, di qualsiasi tipo. I promotori possono essere Enti locali, associazioni, fondazioni, cooperative, amministratori di condomini, gruppi di imprese o un gruppo di
cittadini. Il più delle volte sono le amministrazioni locali a favorire lo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili.
In che modo gli Enti locali possono favorire la nascita delle Comunità Energetiche?
Attraverso la loro radicata presenza e credibilità sul territorio, possono raccogliere alcune informazioni preliminari ed eventuali pre adesioni. Inoltre, mettendo a disposizione della Comunità Energetica le proprie pertinenze e i propri consumi, ne possono favorire la costituzione e lo sviluppo.
Quali sono i passi per costituire una Comunità Energetica?
Individuare un facilitatore tecnico che definisca le iniziative FER da intraprendere, i target di sostenibilità, i costi di investimento, aiuti a definire lo statuto, il regolamento interno e curi i rapporti con il GSE.
Da quanti membri è costituita una Comunità Energetica?
Non c’è un numero predefinito, bastano anche due membri per costituire una
comunità energetica, l’importante è sottendere alla stessa cabina secondaria/primaria.
Chi mi dice su quale cabina secondaria sono allacciato?
Va fatta richiesta ad Enel distribuzione, che rilascerà apposita certificazione
di appartenenza. Una volta che saranno pubblicati i decreti attuativi della Legge 199/2021, il limite geografico di appartenenza alla CER diventarà l'appartenenza alla medesima cabina primaria.
Ad oggi, sul sito del GSE, è già possibile verificare quale sia la propria cabina primaria di appartenenza.
Vai al link
Quali vantaggi da la partecipazione alla Comunità Energetica?
Attraverso il regolamento interno, la Comunità Energetica decide come suddividere, tra i propri associati, i benefici economici. In questo modo i membri ricevono uno storno di parte delle bollette elettriche pagate.
Quali vincoli e quali spese ci sono per partecipare alla Comunità Energetica?
La partecipazione è aperta e volontaria, non ci sono vincoli di alcun tipo, c'è totale libertà di entrata e di uscita. Non ci sono neanche costi per la partecipazione eccetto il versamento annuale della quota associativa (che solitamente l'associazione stessa fissa tra i 10 e i 20 euro) per poter esercitare il proprio diritto di voto in assemblea.
La mia bolletta si riduce?
Gli appartenenti alla Comunità Energetica continueranno a pagare la stessa bolletta, ad eccezione dei membri che «ospitano» l’impianto fotovoltaico che beneficerà dell’autoconsumo fisico. Il GSE eroga l’incentivo per l'energia condivisa direttamente alla Comunità Energetica che deciderà autonomamente come suddividere tali benefici fra i membri.
Chi contabilizza l’energia prodotta , quella autoconsumata ed i relativi
benefici?
E' direttamente il GSE (Gestore Servizi Elettrici) a contabilizzare le produzioni e l'energia condivisa. La Comunità Energetica riceve un rapporto mensile che descrive le voci di cui si compone la cifra bonificata mensilmente.