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Comunidades de energia renovável

As autarquias locais, cidadãos e PME, através da configuração de Comunidade de Energias Renováveis ​​(CER), conforme estabelecido pela ARERA com a resolução 318/2020/R/enguia de 4 de agosto de 2020, podem partilhar a energia produzida por uma central FER.
Os incentivos são calculados pelo GSE sobre autoconsumo compartilhado. Quanto maior for o autoconsumo partilhado pelos restantes associados (consumidores), maiores serão as RECEITAS dos incentivos, que são constituídas por duas outras componentes: um desconto de cerca de um cêntimo/kWh e um valor igual ao PUN por cada kWh não autoconsumido diretamente pelos prosumidores associados e colocado na rede.
A Friendly Power é a empresa do Grupo que atua no setor de Geração Distribuída. Desenvolveu alguns modelos operacionais e financeiros para a criação de Comunidades de Energia Renovável (CER), principalmente (mas não exclusivamente) em áreas rurais e marginais e em pequenos municípios. Tanto na presença de incentivos quanto na ausência de incentivos, os modelos seguem um caminho, composto por diferentes Fases, que têm, PRIMEIRAMENTE, o objetivo MÍNIMO de cobrir 100% do consumo de energia elétrica de seus associados e, DEPOIS, tornar-se um único produtor agregado e um único consumidor agregado, ligado à rede eléctrica nacional num único ponto, capaz de aumentar a capacidade de produção de receitas, mesmo na ausência de incentivos, através da utilização de produtos e sistemas facilitadores criados por outras empresas do Grupo (www . cretaes.it), que permitem limitar os riscos de negociação e oferecer SERVIÇOS DE ENVIO à.
A Friendly Power foi selecionada como facilitadora para o desenvolvimento de diferentes comunidades de energia, clique aqui para conhecê-los.








Geração distribuída

O sistema brasileiro permite que os consumidores instalem geradores de energia elétrica movidos a fontes renováveis ​​(os resíduos são assimilados à biomassa) e autoconsumirem a energia produzida e trocarem energia com a distribuidora local.
As resoluções ANEEL 482/2012, 687/2015 e 786/2017 definem o sistema de compensação como uma disposição em que a energia ativa injetada por uma usina com micro ou minigeração distribuída é vendida à distribuidora local e depois compensada com o consumo de potência ativa na mesma unidade de consumo ou em outras unidades conectadas.
A usina de generação pode ser construída diretamente pelo consumidor ou por uma ESCO em nome do consumidor ou consumidores reunidos em consórcio e/ou em condomínio (geração compartilhada).
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INNOVAZIONE E START UP
Focus: Modello CER

  • Friendly Power ha sviluppato un modello specifico per realizzare le Comunità Energetiche Rinnovabili(CER) nei Piccoli Comuni, che si articola come rappresentato qui di seguito.
    Il Comune può svolgere uun ruolo centrale per la promozione e l’avvio della CER:
    • - sceglie un "facilitatore tecnico",
    • - delibera di realizzare insieme ai cittadini e alle imprese la CER,
    • - adotta lo statuto e il regolamento della costituenda CER,
    • - promuove la raccolta delle adesioni di cittadini e PMI,
    • - partecipa (nella fase di costituzione o aderisce subito dopo) all’Associazione CER.

    L’Associazione CER, supportata dal "facilitatore tecnico", realizza lo studio di fattibilità della CER e ne definisce la migliore composizione. Quindi, individua la SPV INVESTIMENTO, con la quale sottoscrive:
    • - un contratto per la progettazione e la realizzazione degli impianti della CER;
    • - n contratto per la manutenzione degli impianti;
    • - un contratto per la gestione della CER stessa.

    In linea con quanto previsto dai Regolamenti del GSE, gli impianti della CER saranno realizzati dalla SPV INVESTIMENTO in ASSETTO BASE e saranno dati in locazione operativa alla CER a fronte di un canone annuo.
    In questo modo gli associati non effettuano investimenti, ma partecipano alla Comunità, mettendo a disposizione i propri spazi (ad esempio il tetto o altro spazio idoneo dell’edificio) e beneficiando, direttamente (se prosumer), dell’auto consumo diretto e, indirettamente (se consumer) , dei risultati dell’auto consumo condiviso.
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    La dimensione di una Comunità Energetica va di pari passo rispetto alla capacità di condivisione dell’energia prodotta dalla stessa.
    L’incentivo riconosciuto dal GSE è infatti pari al minor valore, su base oraria, tra l’energia elettrica immessa, nel grafico in alto quella prodotta dagli impianti fotovoltaici (linea blu) e l’energia elettrica prelevata da tutti i soggetti partecipanti alla gestione collettiva (linea gialla).
    Poiché la produzione di un impianto fotovoltaico si concentra nelle ore diurne (dalle 7.00 alle 20.00) bisogna conoscere bene il profilo di consumo dei partecipanti alla comunità in modo da rendere quanto più possibile corrispondente la curva di produzione (line blu) con il consumo condiviso (linea rossa).
    Per raggiungere questo obiettivo Friendly Power ha sviluppato un algoritmo che nella fase di avvio elabora i dati delle bollette dell’anno precedente dei partecipanti e poi si aggiorna con i dati che saranno direttamente dagli smart meter che saranno installati presso tutti i partecipanti della comunità energetica, sia prosumer che consumer.

    Friendly Power prevede di realizzare gli impianti utilizzando anche il crowdfounding.
    Per i cittadini dei Comuni interessati investire attraverso il crowdfounding nella Comunità Energetica significa garantirsi benefici economici, sociali, ambientali oltre che un interessante rendimento finanziario. Infatti, se finanziariamente gli investimenti per la realizzazione degli impianti di produzione dell’energia sono fatti utilizzando capitali di rischio e di debito locale (per questo il crowdfunding), la ricchezza creata sarebbe prodotta, distribuita e reinvestita sul territorio, ed andrà ad alimentare un sistema di sviluppo locale auto-sostenibile che man mano che si perfeziona necessiterà sempre meno di attingere risorse dall’esterno, in particolar modo quelle finanziarie.
    Per un soggetto non residente nei Comuni interessati, investire in nella Comunità Energetica significa sostenere un modello di sviluppo innovativo, che punta a diventare un esempio di utilizzo virtuoso delle FER per tutti i cittadini europei, soprattutto quelli che abitano in luoghi rurali e marginali. La replicabilità di progetti del genere contribuirebbe a raggiunge uno degli obiettivi fondamentali fissati dalla commissione UE in ambito energetico: compiere la transizione energetica verso le rinnovabili in maniera democratica (Clean Energy for All Europeans).






Servizi di Consulenza

  • Friendly Power ha sviluppato un modello specifico per realizzare le Comunità Energetiche Rinnovabili(CER) nei Piccoli Comuni, che si articola come rappresentato qui di seguito.
    Il Comune può svolgere uun ruolo centrale per la promozione e l’avvio della CER:
    • - sceglie un "facilitatore tecnico",
    • - delibera di realizzare insieme ai cittadini e alle imprese la CER,
    • - adotta lo statuto e il regolamento della costituenda CER,
    • - promuove la raccolta delle adesioni di cittadini e PMI,
    • - partecipa (nella fase di costituzione o aderisce subito dopo) all’Associazione CER.

    L’Associazione CER, supportata dal "facilitatore tecnico", realizza lo studio di fattibilità della CER e ne definisce la migliore composizione. Quindi, individua la SPV INVESTIMENTO, con la quale sottoscrive:
    • - un contratto per la progettazione e la realizzazione degli impianti della CER;
    • - n contratto per la manutenzione degli impianti;
    • - un contratto per la gestione della CER stessa.

    In linea con quanto previsto dai Regolamenti del GSE, gli impianti della CER saranno realizzati dalla SPV INVESTIMENTO in ASSETTO BASE e saranno dati in locazione operativa alla CER a fronte di un canone annuo.
    In questo modo gli associati non effettuano investimenti, ma partecipano alla Comunità, mettendo a disposizione i propri spazi (ad esempio il tetto o altro spazio idoneo dell’edificio) e beneficiando, direttamente (se prosumer), dell’auto consumo diretto e, indirettamente (se consumer) , dei risultati dell’auto consumo condiviso.
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    La dimensione di una Comunità Energetica va di pari passo rispetto alla capacità di condivisione dell’energia prodotta dalla stessa.
    L’incentivo riconosciuto dal GSE è infatti pari al minor valore, su base oraria, tra l’energia elettrica immessa, nel grafico in alto quella prodotta dagli impianti fotovoltaici (linea blu) e l’energia elettrica prelevata da tutti i soggetti partecipanti alla gestione collettiva (linea gialla).
    Poiché la produzione di un impianto fotovoltaico si concentra nelle ore diurne (dalle 7.00 alle 20.00) bisogna conoscere bene il profilo di consumo dei partecipanti alla comunità in modo da rendere quanto più possibile corrispondente la curva di produzione (line blu) con il consumo condiviso (linea rossa).
    Per raggiungere questo obiettivo Friendly Power ha sviluppato un algoritmo che nella fase di avvio elabora i dati delle bollette dell’anno precedente dei partecipanti e poi si aggiorna con i dati che saranno direttamente dagli smart meter che saranno installati presso tutti i partecipanti della comunità energetica, sia prosumer che consumer.

    Friendly Power prevede di realizzare gli impianti utilizzando anche il crowdfounding.
    Per i cittadini dei Comuni interessati investire attraverso il crowdfounding nella Comunità Energetica significa garantirsi benefici economici, sociali, ambientali oltre che un interessante rendimento finanziario. Infatti, se finanziariamente gli investimenti per la realizzazione degli impianti di produzione dell’energia sono fatti utilizzando capitali di rischio e di debito locale (per questo il crowdfunding), la ricchezza creata sarebbe prodotta, distribuita e reinvestita sul territorio, ed andrà ad alimentare un sistema di sviluppo locale auto-sostenibile che man mano che si perfeziona necessiterà sempre meno di attingere risorse dall’esterno, in particolar modo quelle finanziarie.
    Per un soggetto non residente nei Comuni interessati, investire in nella Comunità Energetica significa sostenere un modello di sviluppo innovativo, che punta a diventare un esempio di utilizzo virtuoso delle FER per tutti i cittadini europei, soprattutto quelli che abitano in luoghi rurali e marginali. La replicabilità di progetti del genere contribuirebbe a raggiunge uno degli obiettivi fondamentali fissati dalla commissione UE in ambito energetico: compiere la transizione energetica verso le rinnovabili in maniera democratica (Clean Energy for All Europeans).






Asset

  • Friendly Power ha sviluppato un modello specifico per realizzare le Comunità Energetiche Rinnovabili(CER) nei Piccoli Comuni, che si articola come rappresentato qui di seguito.
    Il Comune può svolgere uun ruolo centrale per la promozione e l’avvio della CER:
    • - sceglie un "facilitatore tecnico",
    • - delibera di realizzare insieme ai cittadini e alle imprese la CER,
    • - adotta lo statuto e il regolamento della costituenda CER,
    • - promuove la raccolta delle adesioni di cittadini e PMI,
    • - partecipa (nella fase di costituzione o aderisce subito dopo) all’Associazione CER.

    L’Associazione CER, supportata dal "facilitatore tecnico", realizza lo studio di fattibilità della CER e ne definisce la migliore composizione. Quindi, individua la SPV INVESTIMENTO, con la quale sottoscrive:
    • - un contratto per la progettazione e la realizzazione degli impianti della CER;
    • - n contratto per la manutenzione degli impianti;
    • - un contratto per la gestione della CER stessa.

    In linea con quanto previsto dai Regolamenti del GSE, gli impianti della CER saranno realizzati dalla SPV INVESTIMENTO in ASSETTO BASE e saranno dati in locazione operativa alla CER a fronte di un canone annuo.
    In questo modo gli associati non effettuano investimenti, ma partecipano alla Comunità, mettendo a disposizione i propri spazi (ad esempio il tetto o altro spazio idoneo dell’edificio) e beneficiando, direttamente (se prosumer), dell’auto consumo diretto e, indirettamente (se consumer) , dei risultati dell’auto consumo condiviso.
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    La dimensione di una Comunità Energetica va di pari passo rispetto alla capacità di condivisione dell’energia prodotta dalla stessa.
    L’incentivo riconosciuto dal GSE è infatti pari al minor valore, su base oraria, tra l’energia elettrica immessa, nel grafico in alto quella prodotta dagli impianti fotovoltaici (linea blu) e l’energia elettrica prelevata da tutti i soggetti partecipanti alla gestione collettiva (linea gialla).
    Poiché la produzione di un impianto fotovoltaico si concentra nelle ore diurne (dalle 7.00 alle 20.00) bisogna conoscere bene il profilo di consumo dei partecipanti alla comunità in modo da rendere quanto più possibile corrispondente la curva di produzione (line blu) con il consumo condiviso (linea rossa).
    Per raggiungere questo obiettivo Friendly Power ha sviluppato un algoritmo che nella fase di avvio elabora i dati delle bollette dell’anno precedente dei partecipanti e poi si aggiorna con i dati che saranno direttamente dagli smart meter che saranno installati presso tutti i partecipanti della comunità energetica, sia prosumer che consumer.

    Friendly Power prevede di realizzare gli impianti utilizzando anche il crowdfounding.
    Per i cittadini dei Comuni interessati investire attraverso il crowdfounding nella Comunità Energetica significa garantirsi benefici economici, sociali, ambientali oltre che un interessante rendimento finanziario. Infatti, se finanziariamente gli investimenti per la realizzazione degli impianti di produzione dell’energia sono fatti utilizzando capitali di rischio e di debito locale (per questo il crowdfunding), la ricchezza creata sarebbe prodotta, distribuita e reinvestita sul territorio, ed andrà ad alimentare un sistema di sviluppo locale auto-sostenibile che man mano che si perfeziona necessiterà sempre meno di attingere risorse dall’esterno, in particolar modo quelle finanziarie.
    Per un soggetto non residente nei Comuni interessati, investire in nella Comunità Energetica significa sostenere un modello di sviluppo innovativo, che punta a diventare un esempio di utilizzo virtuoso delle FER per tutti i cittadini europei, soprattutto quelli che abitano in luoghi rurali e marginali. La replicabilità di progetti del genere contribuirebbe a raggiunge uno degli obiettivi fondamentali fissati dalla commissione UE in ambito energetico: compiere la transizione energetica verso le rinnovabili in maniera democratica (Clean Energy for All Europeans).


Contatti

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Friendly Power Srl - Via Chianarile, area PIP - 82010 San Martino Sannita (BN) | Phone:(+39)0824.480074 | mail: info@friendlypower.it